Questa Guida di avvio rapido si occupa solo delle funzioni basilari principali di OmegaT. Per familiarizzare in modo completo con tutte le funzioni messe a disposizione da OmegaT, si consiglia di leggere il Manuale per l'Utente. Nota per gli utenti Mac: le scorciatoie qui descritte usano la combinazione "Ctrl+tasto" ma gli utenti di Mac dovrebbero leggere invece "Cmd+key". Nelle tastiere Apple, il tasto "Cmd" presenta la dicitura "comando" o la figura di una mela.
La schermata di OmegaT è composta da un'area di lavoro con cinque pannelli distinti.. Ogni pannello può essere ridimensionato servendosi del mouse. Alla sinistra si trova l'Editor, in cui si eseguirà la traduzione. In alto a destra è presente il pannello delle “Concordanze parziali (fuzzy)”, in cui vengono visualizzate le concordanze con la memoria di traduzione. Immediatamente sotto si trova il pannello “Glossario”, nel quale vengono visualizzate le concordanze con il glossario. Due linguette nella parte inferiore della finestra aprono rispettivamente i pannelli del "Dizionario" e della "Traduzione automatica". (Nota: è possibile riordinare i pannelli a proprio piacimento - la descrizione precedente si riferisce all'aspetto di OmegaT subito dopo l'installazione)
Nel pannello dell'Editor, OmegaT presenta il testo di partenza “segmentato” in frasi o paragrafi. Questi vengono poi tradotti, uno alla volta. Quando si avanza da un segmento all'altro, le proprie traduzioni sono registrate automaticamente in una memoria di traduzione. Al termine della traduzione di tutti i segmenti (o prima, quando necessario), OmegaT usa la memoria di traduzione per creare, nella cartella “Target”, i documenti tradotti.
OmegaT organizza il lavoro di traduzione in “progetti" di traduzione. Per ciascun progetto OmegaT crea un gruppo di cartelle che verranno utilizzate, a turno, per memorizzare i documenti di partenza da tradurre e i glossari e le memorie di traduzione che si desidera adottare. OmegaT crea anche una cartella “Target” nella quale vengono memorizzati i documenti finali tradotti.
Dalla barra dei menu, selezionare .
→Accedere alla cartella nella quale si desidera salvare i file progetto e inserire un nome da assegnare al progetto di traduzione. Il nome immesso verrà assegnato alla cartella del progetto, e tutti i file che fanno parte del progetto verranno memorizzati in questa cartella, oppure nelle sottocartelle dalla stessa dipendenti.
OmegaT richiederà di confermare, o di modificare, le cartelle del progetto che dovranno essere create, visualizzando la seguente finestra di dialogo:
A questo punto basta accettare i percorsi di memorizzazione suggeriti per le sottocartelle, accertandosi, però, che i codici della lingua di partenza e di arrivo siano corretti. Selezionare il codice della lingua (2 lettere), o della lingua e della regione (2 + 2 lettere), dall'elenco a discesa, oppure digitarli manualmente (il codice della lingua può essere di 2 o 3 lettere). Tenere a mente il percorso di memorizzazione della sottocartella “Target” (in cui vengono memorizzati i documenti tradotti). Se si preferisce che OmegaT segmenti il documento per “frasi” invece che per “paragrafi”, si deve leggere il capitolo sulle “Regole di segmentazione”.
Quando si fa clic su OK per accettare l'impostazione del progetto, OmegaT richiede di selezionare la serie di documenti da importare nel progetto. È possibile importare singoli file tramite dal menu Progetto > Importa i file di partenza, oppure copiare manualmente più file o, in alternativa, intere strutture di cartelle (con tutti i file contenuti nelle sottocartelle dipendenti) all'interno della cartella Source del proprio progetto OmegaT (utilizzando, ad esempio, il file manager del proprio sistema). Se si sono erroneamente importati documenti non corretti, oppure un numero maggiore di documenti rispetto a quello necessario, i file in eccesso potranno essere semplicemente rimossi dalla cartella Source.
Per verificare l'elenco dei file da tradurre, accedere alla finestra File del progetto (se la finestra non si apre automaticamente avviare, dalla barra dei menu, il comando: → ,). Se si è dovuto modificare il contenuto della cartella sorgente, ricordare di ricaricare prima il progetto (dalla barra dei menu, selezionare il comando → (F5)). Per impostazione predefinita, OmegaT apre il primo file dell'elenco del progetto. Tenere presente che OmegaT è in grado di tradurre i file dei formati qui sotto indicati, se coincidono con i modelli definiti nei filtri dei file. Qualsiasi altro tipo di file verrà ignorato.
Formati di file di testo con tag
OpenOffice.org / OpenDocument (*.odt, *.ott, *.ods, *.ots, *.odp, *.otp)
Microsoft Open XML (*.docx. *.xlsx, *.pptx)
(X)HTML (*.html, *.xhtml,*.xht)
HTML Help Compiler (*.hhc, *.hhk)
DocBook (*.xml)
XLIFF monolingua (*.xlf, *.xliff, *.sdlxliff)
QuarkXPress CopyFlowGold (*.tag, *.xtg)
file di titoli SubRip (*.srt)
file ResX (*.resx)
risorsa Android (*.xml)
LaTex (*.tex, *.latex)
file di Guide (*.xml) e Manuali (*.hmxp) files
Typo3 LocManager (*.xml)
localizzazione WiX (*.wxl)
Iceni Infix (*.xml)
esportazione Flash XML (*.xml)
In aggiunta al testo da tradurre, i file di testo formattato contengono informazioni di formattazione che OmegaT rende visibili sotto forma di “tag” (etichette). I tag devono essere presenti anche nel testo tradotto, anche se la formattazione non necessita di “traduzione”. Se si dovessero eliminare o spostare accidentalmente i tag, il testo potrebbe non venire visualizzato come ci si aspetta e si dovrà intervenire sulla traduzione - consultare il capitolo successivo "Verifica dei tag".
Al termine della definizione del progetto, e dopo aver deciso quali file devono essere tradotti, OmegaT apre nell'Editor il primo file di partenza dell'elenco.
Il segmento attivo da tradurre è evidenziato in verde; subito sotto compare una copia del testo di partenza, inserito nel
“campo di arrivo”. (A questo punto tutto il testo che si trova all'esterno del campo di arrivo non potrà essere in alcun modo
modificato). La traduzione va inserita prima del tag <segmento 0001>
. È possibile impostare OmegaT per copiare automaticamente il testo di partenza all'interno di quello di arrivo (consultare
Opzioni > Comportamento di modifica...), opzione utile quando alcune parti del testo non devono essere alterate. In tali casi si dovrà sovrascrivere il testo di
partenza. Per passare alla traduzione del segmento successivo, premere "INVIO". Nota:
per trasferirsi a un qualsiasi altro segmento all'interno del documento, sia esso precedente o successivo quello attivo, fare doppio clic sulla frase o sul paragrafo da aprire.
Se si preferisce inserire la traduzione in un campo di destinazione vuoto, impostare tale opzione utilizzando il comando
→Nella voce di menu principale Vista è possibile modificare l'impostazione del pannello dell'Editor (affinché mostri o no, ad esempio, il testo di partenza, evidenzi il testo tradotto, ecc.).
Quando si preme il tasto "INVIO", accadono alcune cose in modo invisibile: OmegaT aggiunge la coppia di segmenti (il segmento di partenza e la sua traduzione) alla memoria di traduzione interna. Traduce automaticamente tutti gli altri segmenti identici che vengono rilevati. Viene eseguita anche una scansione della memoria di traduzione e del glossario, alla ricerca di concordanze per il segmento successivo non ancora tradotto, che viene poi aperto.
Se OmegaT rileva, per il segmento successivo, la presenza nelle memorie di traduzione di una concordanza parziale (fuzzy match) (pari o superiore al 30%), essa viene riportata all'interno della finestra “Concordanze parziali (fuzzy)”. Per impostazione predefinita, nella finestra “Concordanze parziali (fuzzy)” viene selezionata la prima concordanza rilevata.
Se sono state rilevate più concordanze, e si preferisce utilizzarne una diversa da quella preselezionata
selezionare la concordanza più appropriata all'interno della finestra “Corrispondenze parziali (fuzzy)”; premere Ctrl+2 per la seconda concordanza proposta, Ctrl+3 per la terza, e così via.
Quindi premere Ctrl+I oppure Ctrl+R come sopra indicato.
Si può indicare a OmegaT di inserire automaticamente, all'interno del campo di arrivo, tutte le prime concordanze superiori a un valore percentuale specificato. Questa opzione viene definita con il comando
Tutte le corrispondenze di termini nei glossari e nei dizionari, inclusi nel progetto, saranno visualizzati come riferimento nei rispettivi pannelli.
OmegaT mette a disposizione un'ampia gamma di funzioni di ricerca. Richiamare la finestra “Ricerca testo” tramite la combinazione da tastiera Ctrl+F e inserire nel campo “Cerca” la parola o la frase che si desidera reperire. In alternativa, selezionare una parola o una frase in un punto qualsiasi nel pannello dell'Editor Ctrl+F: si aprirà la finestra di ricerca testo e la parola o la frase selezionata sarà inserita automaticamente nel campo "Cerca".
Nel pannello della Traduzione automatica, se è stato attivato uno dei servizi (vedere Opzioni > Traduzione automatica), si può ottenere un suggerimento automatico per la traduzione del segmento attivo. Premere Ctrl+M per sostituire il segmento di arrivo con il suggerimento.
Quando si è conclusa la traduzione di tutti i segmenti (o anche prima, se si desidera), OmegaT creerà il documento, o i documenti, di arrivo utilizzando le traduzioni memorizzate all'interno della memoria di traduzione. Per avviare questa operazione, dalla barra dei menu avviare il comando → (Ctrl+D) . OmegaT genererà una versione tradotta di tutti i documenti traducibili contenuti nella cartella “Source” del progetto, sia che siano stati completamente o parzialmente tradotti. I documenti completamente, o parzialmente, tradotti verranno memorizzati nella cartella “Target” del progetto. Per concludere l'operazione di traduzione, aprire i documenti di arrivo con l'applicazione corrispondente (navigatore, elaboratore di testi ecc.) per verificare il contenuto e la corretta formattazione del documento finale. A questo punto si potrà tornare a OmegaT per apportare tutte le modifiche e le correzioni necessarie, alla fine delle quali non si deve dimenticare di creare di nuovo i documenti di arrivo tradotti.
OmegaT assicura che la formattazione presente nei documenti di partenza (neretti, corsivi ecc.) venga conservata anche nel documento finale, utilizzando, a questo scopo, speciali tag. I tag di OmegaT sono composti da una o più lettere seguite da una o più cifre, e utilizzando come carattere di chiusura "/" (la barra inclinata; per esempio: <f0>, </f0> <br>, </s2> ecc.). È necessario gestire questi tag con attenzione e accertarsi che compaiano nella giusta posizione anche all'interno dei segmenti di arrivo (si vedano le operazioni sui tag).
Negli esempi seguenti i tag sono stati evidenziati per renderli più immediatamente visibili, anche se OmegaT, in effetti, non li segnala nello stesso modo. I tag HTML, evidenziati in blu, saranno ignorati da OmegaT, poiché racchiudono completamente il segmento. I tag, qui sotto evidenziati in verde devono essere gestiti da OmegaT, dato che si trovano all'interno del segmento. Qui di seguito viene fornito un esempio di un segmento di un file HTML:
<p>Tramite la finestra di dialogo <b>Anteprima caratteri</b> può essere selezionato un diverso carattere per la visualizzazione.
Aprire la finestra avviando, dalla barra dei menu, il comando <i>Opzioni</i> →<i>Tipo di carattere...</i>. Da questa finestra
si potrà modificare sia il tipo sia la dimensione del carattere.</p>
Qui viene mostrato come OmegaT visualizzerà il segmento, nella traduzione in Afrikaans:
Una volta che OmegaT ha creato il documento tradotto, il file HTML apparirà come quello qui riportato:
OmegaT non rileva automaticamente i tag errati all'interno del documento tradotto. Prima di inviare il documento finale al proprio cliente, dunque, si dovrebbe sempre verificare la possibile presenza di errori all'interno del documento. Dalla barra dei menu selezionare il comando → (Ctrl+T). Viene aperta una tabella nella quale sono riportati i segmenti nei quali non vi è corrispondenza dei tag tra i segmenti di partenza e quelli di arrivo. Fare clic sul numero del segmento. Si verrà automaticamente riportati al segmento dubbio all'interno della finestra dell'Editor, dove si potrà correggere l'errore. Una volta eseguite le correzioni, verificarle premendo di nuovo Ctrl+T. Si noti che l'analizzatore di tag potrebbe rilevare un errore in casi in cui i tag sono corretti - ad esempio, quando si è dovuto cambiare l'ordine dei tag per una corretta costruzione grammaticale della traduzione. È bene considerare questo fatto come segno di cautela da parte dell'analizzatore.
In alcuni casi, gli errori dei tag possono anche determinare la mancata apertura del documento finale. Non vi è motivo di entrare nel panico - si ha ancora a disposizione del file di partenza e della traduzione e, prima di creare i file di arrivo, basta soltanto correggere appropriatamente ogni possibile errore dei tag. Infine, si dovrebbe sempre effettuare una verifica finale della formattazione aprendo il documento tradotto con l'applicazione di visualizzazione o di modifica adatta.